L’Avvento ci ha immessi nel tempo dell’attesa, in una prospettiva di cammino che va incontro, di desiderio che matura verso l’accoglienza sincera, profonda di Dio. L’attesa che il Signore ci insegna, anche grazie a Giovanni Battista, non è passiva, immobile, ma vigile, dinamica, colma di fiducia. Facendo nostre le parole di David Maria Turoldo, andiamo con gioia incontro al Signore!
Andiamo incontro alla Luce!
Dio viene, è venuto, verrà, ritornerà. E’ venuto oggettivamente, è venuto nella storia: Dio irrompe nella storia. Viene a dare unità nella storia dei cristiani; verrà in tanti momenti della nostra vita – si tratterà di vedere se sarà uno scontro o un incontro, se ci sarà una stretta di mano o un chiudergli la porta in faccia. Nell’attesa che venga, ecco gli incontri momentanei (poveri, malati, carcerati…). Se non siamo nella pietà e nel giusto rapporto verso di lui e, nel contempo nella pietà e giustizia verso gli uomini, non ci si incontrerà con Dio. Ha mandato il suo Profeta a farne il riassunto – il Battista: fuit homo… Cristo è luce, Giovanni il battistrada della luce; Cristo deve ritornare in noi per riassumere ogni creatura e gridare “preparate le vie del Signore!” Lasciamo spazio a Cristo, liberiamo la strada; abbassiamo la nostra mostruosità, ricomponiamoci in armonia. Un popolo senza Dio è senza Natale.
Apriamo la porta allo straniero, apriamo i confini, mettiamoci in pace. Cambiare mentalità, pensieri, visione delle cose.
La tortuosità della vita cristiana di oggi, questa specie di compromesso, di carattere mondano, persino spirituale. L’uomo che si vuole sostituire a Dio e non si capisce mai quando dice la verità o il falso. Penitenza, libertà dello spirito dalla materia; giustizia che precede l’amore. Dobbiamo incontrarci con la giustizia per preparare l’amore. Ritorniamo al primo comandamento che ormai più nessuno lo confessa: allora sorrideremo, andremo incontro alla luce abbracciandolo e lui ci porterà a nozze.
Ecco il nostro Natale.
David Maria Turoldo (Le stelle in cammino)