Credo che non ci si possa mai stancare di riflettere sulla vocazione universale alla santità, sulla strada da percorrere, sulla nostra personale esperienza, sulla mia esperienza.
Cristo chiama alla santità: è sempre una voce ora forte, ora fioca come un sussurro di vento portato dallo Spirito. Ma si sente!
Il santo è il testimone ideale che mostra la strada, che supplica, impetra e ogni giorno dice “si” al Signore, alla sua volontà.
Riportiamo il pensiero del Servo di Dio, Guglielmo Giaquinta che in un corso di Esercizi spirituali così descriveva il testimone, cioè il santo “Il testimone è uomo di preghiera, di contemplazione, creatura anelante alla perfezione che è il grande ideale concreto della propria vita dovrei dire il tormento interiore”.
Il testimone è innamorato del suo carisma, fedele fino in fondo, senza bisogno di evasioni. Il testimone è donato senza limiti che non siano veramente necessari. Il testimone è disposto alla testimonianza consumativa. Creatura che sa quello che vuole e vuole quello che sa. Il testimone è attuale autentico e quindi credibile. Facile nel contatto con gli altri e capace di ascoltare.
Queste doti sono anche del santo di oggi? Ascoltiamo ancora il “padre”: Il santo è ogni uomo che con la sincerità e la passione di cui è capace la sua anima cerca di camminare decisamente verso la pienezza dell’amore.
Il santo è colui che sa gestire la complessità del mondo e della società non perché sia un superuomo ma perché, come abbiamo detto, nonostante le sue fragilità cerca di cogliere nella realtà le fila di Dio. Il santo inoltre è l’uomo in agonia: in agone, cioè addestrato al combattimento, partecipe dell’agonia dei fratelli e delle sorelle, ovunque nell’uomo si torna a crocifiggere Cristo Signore.
Termino con una bellissima esortazione di papa Francesco “Non perdiamo la speranza della santità. Vogliamo essere santi? Il Signore ci aspetta tutti, con le braccia aperte per accompagnarci in questa strada della santità. Viviamo con gioia la nostra fede, lasciamoci amare dal Signore, chiediamo questo dono a Dio nella preghiera, per noi e per gli altri. (La santità nella Chiesa, Udienza generale 20 ottobre 2013)
Ninni Mazzei