Il PROGETTO LETTONIA nasce nel 2005 per volontà dell’allora Consiglio Generale, per offrire un aiuto economico alla missionarietà delle Oblate in Lettonia, attività che richiese oltre alla disponibilità delle persone, anche un impegno economico, dato che all’inizio, la pendolarità delle Oblate comportava delle spese per i viaggi da Bruxelles a Riga con relativi soggiorni. Si trovò poi una prima sistemazione presso una canonica messa a disposizione dalla Diocesi, poi, non potendo continuare in questa forma, si acquistò un appartamento, l’attuale Betania Mater Amabilis e il Centro del Movimento. L’acquisto comportò un notevole impegno economico e da questo l’invito rivolto a me e all’equipe del Progetto di organizzare delle attività per sostenere i primi passi della piccola comunità.
Quale era un comune denominatore che unisse la Lettonia con l’Italia? Il filo rosso che trovammo fu la musica! Le nazioni baltiche conquistarono l’indipendenza dalla Russia con quella che venne definita la catena musicale; a Riga si svolgono manifestazioni musicali nazionali e internazionali di grande importanza e in ogni famiglia c’è almeno un membro che suona uno strumento o canta nei molteplici cori cittadini. E quindi decidemmo di organizzare a Roma degli eventi musicali che avevano lo scopo di presentare la nostra attività a Riga e far conoscere anche una nazione semisconosciuta, ma tanto ricca di storia e cultura. Il nostro primo evento si svolse il 1° aprile 2005 nel Palazzo della Cancelleria che da allora è diventato luogo di gran parte dei nostri eventi. Che trepidazione e ansia quella sera da non dimenticare più: si esibiva un soprano italo-russa, Olga Romanko, accompagnata al pianoforte e si alternava musica con brani letti tratti dal libro Trittico Romano di San Giovanni Paolo II.
Da quella prima sera sono trascorsi dodici anni e si sono realizzate molte manifestazioni musicali e culturali con la partecipazione di artisti famosi (Michele Campanella, Sergey Girshenko, Massimo Delle Cese, Andrea Morricone, M. Elena Infantino, ecc.) e altri di svariate nazionalità, giapponesi, coreani, lettoni con la presenza di tanto pubblico pagante! Abbiamo avuto la grande professionalità e amicizia di un Direttore Artistico, il M° Pedro Oltra, che condividendo il nostro ideale, ci ha dato oltre al suo tempo e alle sue conoscenze, la possibilità di organizzare più di 40 concerti. La sua ultima fatica, prima della sua improvvisa scomparsa, è stata la Direzione Artistica dell’Oratorio di Mons. Giaquinta “Un sogno nel cuore” presentato a Roma nel 2014. Istituzioni e privati ci hanno sostenuto con generosi contributi e sponsorizzazioni e ancora condividono le nostre manifestazioni. Alla musica si sono aggiunte altre attività come l’organizzazione di viaggi e visite culturali che hanno ampliato il nostro raggio di conoscenze. Questo con l’aiuto e il sostegno generoso di uno storico dell’arte, che ci guida nelle numerose basiliche romane, dove spesso la presenza di un santo ivi venerato, apre a un momento di spiritualità. E parliamo di numeri che vanno da 200 a 400 presenze!
Il PROGETTO LETTONIA ha così contribuito per il nostro centro all’acquisto di libri per la biblioteca; a quanto occorre per la cappella; alla traduzione in russo e in lettone e la relativa stampa di alcuni testi di Mons. Giaquinta; alla presentazione del volume LA SANTITÀ in russo nella città di Mosca con la partecipazione dello stesso Arcivescovo; alla realizzazione di alcuni Corsi di Formazione per giovani P.S.; al sostegno di cure mediche e a borse di studio di alcuni giovani, ecc.
Cos’altro aggiungere? Attraverso i percorsi musicali e artistici incontriamo molte persone di diversa età e cultura, molti sono interessati al nostro Progetto, altri sono curiosi e altri collaborano; constatiamo che la musica e l’arte possono camminare a braccetto con la fede e quindi la possibilità di raggiungere tutti attraverso la dimensione sociale della santità. Quale la loro risposta? Non sta a noi dirlo o vederla però siamo certe che nel cuore di ciascun fratello e sorella che incontriamo può nascere il desiderio di Dio e per questo noi continuiamo a seminare con fiducia.
Gemma Meli